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Macchine Utensili

E tu quanto ne sai di macchine utensili? Qualsiasi sia la tua risposta, noi di KOLD vogliamo parlartene in questo articolo quindi ti auguriamo buona lettura!

Macchine utensili: cosa sono

Quando si parla di macchine utensili, si fa riferimento a degli specifici macchinari il cui utilizzo è impiegato per la trasformazione di oggetti di qualsiasi materiale, sia nella forma che nella dimensione, attraverso la rimozione selettiva di materiale in eccesso, appunto tramite l’uso di specifici utensili.

Fatta questa piccola premessa, andiamo a vedere qual è il loro utilizzo. La prima cosa che noi di KOLD teniamo a dirti è che l’impiego principale delle macchine utensili è senza ombra di dubbio nel campo dell’industria meccanica e manifatturiera, soprattutto per la lavorazione dei metalli.

Per quanto riguarda la loro classificazione, devi sapere che questa tipologia di macchine possono essere:

  • Macchine utensili a moto circolare uniforme, come il tornio, la fresalesatrice e il trapano;
  • A moto rettilineo alternato come la piallatrice, la stozzatrice e la limatrice;
  • A moto speciale come la brocciatrice e la mola;
  • A moto circolare variabile che racchiude molti degli ultimi tipi di macchine utensili

Ma devi sapere anche che da questa prima classificazione, utilizzata dai produttori, possiamo anche classificarle in ambito lavorativo e quindi in modo più generico in:

  • Macchine a pezzo mobile, nelle quali è il pezzo da lavorare che viene fatto muovere in modo più o meno uniforme intorno all’utensile, il quale può essere fermo, o compiere solo movimento sull’asse longitudinale;
  • Macchine a utensile mobile, nelle quali, esattamente in maniera opposta alle prime, l’utensile si muove intorno al pezzo che viene fissato sul banco da lavoro della macchina stessa, traslando o ruotando intorno a esso.

Per quanto riguarda invece la loro composizione, le macchine utensili sono costituite da:

  • Incastellatura o bancale: una struttura di zavorra della macchina, cioè quella che conferisce peso per dare stabilità a essa, oltre alla resistenza a vari tipi di sollecitazione, come flessione, pressione e assorbimento delle vibrazioni generate dalla lavorazione del pezzo. Generalmente il materiale utilizzato per realizzare questa struttura è la ghisa o l’acciaio elettro saldato;
  • Almeno un motore elettrico: che si si occupa della trasformazione dell’energia elettrica, la quale alimenta la macchina utensile in regime continuo o alternato, in energia meccanica. In genere le macchine utensili contano di due motori elettrici di potenze diverse, in base alla quantità di moto lavoro da alimentare;
  • Testa motrice: il pezzo più complesso della macchina e contiene gli organi di trasmissione e i comandi meccanici per trasformare il moto indotto dai motori elettrici, per diminuire o aumentare il numero di giri e quindi la coppia torcente. Ma non solo: bilancia la rotazione del mandrino e con delle opportune leve è possibile impostarla, per calibrare il livello di materiale da rimuovere dal pezzo;
  • Alberi di trasmissione: fanno da tramite tra i motori e la testa, questi infatti trasmettono la rotazione generata dal motore, alla testa motrice. Fondamentalmente gli alberi possono essere “motore, quando è direttamente mosso dal rotore del motore elettrico, o “condotto” quando è collegato tramite ulteriori alberi o snodi.

Infine, per quanto riguarda il loro utilizzo, devi sapere che le macchine utensili che vengono utilizzate nelle grandi aziende devono essere collegate al sistema di alimentazione attraverso dei quadri elettrici, i quali dispongono di determinate misure di sicurezza per fare in modo che gli addetti all’uso di tali macchine possano operare in un ambiente sicuro.